La domanda

La Legge n. 13 del 1989 consente di ricevere contributi per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche su immobili privati già esistenti, in cui risiede chi abbia menomazioni o limitazioni permanenti di carattere motorio o funzionale.

E' necessario presentare una domanda all'Ufficio Tecnico del proprio Comune, al quale conviene rivolgersi preliminarmente sia per informazioni procedurali che per la modulistica necessaria. Non esiste infatti un modello di domanda unico a livello nazionale, e da Comune a Comune può variare l'iter da seguire.
Ciò premesso, è possibile scaricare qui di seguito un possibile schema di domanda: >> download.

La domanda deve: 

  • essere presentata, in carta da bollo, al Sindaco del Comune in cui si trova l'immobile;
  • riferirsi all'immobile di residenza abituale del disabile e riguardare opere dedicate a rimuovere ostacoli alla sua mobilità

e può presentarla: 

  • chi abbia menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio o percettivo;
  • il soggetto aventi a carico persone con disabilità permanente;
  • il condomìnio in cui risiedono i beneficiari del contributo;
  • un centro o un istituto residenziale con immobili destinati all'assistenza di persone con disabilità.

Se a presentare la domanda è sempre il disabile (o un curatore o un tutore), il beneficiario del contributo, invece, può essere anche un'altra persona, a condizione che questi abbia effettivamente sostenuto la spesa. 

Ad essa occorre allegare:

  • una descrizione sommaria delle opere e della spesa prevista,
  • un certificato medico in carta semplice, redatto e sottoscritto da un medico, che attesti le patologie del richiedente e le conseguenti difficoltà motorie;
  • una autocertificazione in cui indicare:
    - l'ubicazione dell'immobile dove risiede il richiedente
    - l'oggetto dell'intervento programmato
    - gli ostacoli alla mobilità correlati all'esistenza di barriere o di assenza di segnalazioni;
    - se gli interventi per cui si chiede il contributo siano già stati realizzati o in corso di esecuzione;
    - se, per le stesse opere, siano stati concessi altri contributi.

Se l'ASL di competenza riconosce il soggetto invalido totale con difficoltà di deambulazione, questi può avvalersi del diritto di precedenza nell'assegnazione dei contributi allegando alla domanda la relativa certificazione ASL.

Il contributo viene concesso per opere inerenti:

  • parti comuni di un edificio;
  • immobili o porzioni degli stessi in esclusiva proprietà o in godimento al disabile (es. all'interno di un'abitazione);

e può essere erogato per:

  • una singola opera;
  • un insieme di opere connesse funzionalmente, cioè una serie di interventi volti a rimuovere più barriere che generano ostacoli alla stessa funzione.

Contributi per interventi

 

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